Natale di Roma

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#artiebellezzeitaliane Photo by  Massimo Gaudio Lupa Capitolina Buon compleanno Roma Secondo la leggenda narrata dal letterato Marco Terenzio Varrone durante l'età imperiale ai tempi di Giulio Cesare, il 21 aprile del 753 a.C. sarebbe il giorno in cui Roma venne fondata da Romolo. Da lì in poi questo giorno è stato preso come riferimento per il calcolo degli anni con l'espressione latina Ab Urbe condita , ovvero da quando la città è stata fondata . Nei secoli seguenti, sopratutto dopo la caduta dell'impero romano, questa festività andò pian piano a scomparire, ma venne ripristinata e festeggiata nell'epoca risorgimentale, sopratutto dai mazziniani e garibaldini che da poco avevano proclamato la Repubblica Romana. La Lupa Capitolina è il simbolo della Capitale e chi meglio dei Musei Capitolini è in grado di descrivere una delle opere più rappresentative di Roma?  Sistemata al centro della sala - dove Aldrovandi la ricorda nel XVI secolo "in una loggia coperta ch

Acquedotto Felice

Acquedotto Felice (sovrapposto allo Iulia e Tepula)



L'Acquedotto Felice prende il nome da papa Sisto V, al secolo Felice Peretti, il quale per portare l'acqua ai colli Esquilino,Viminale e Quirinale, nel 1585 diede il mandato all'architetto Matteo Bartolani da Castello, sostituito poi da Giovanni Fontana che terminò i lavori nel 1587 dopo aver corretto gli errori di progettazione del suo predecessore.

Lungo 35,6 Km., fu il primo acquedotto costruito a Roma dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidende e per l'occasione vennero riutilizzati gli acquedotti già esistenti provenienti dalle varie epoche romane. Parte da Pantano dei Grifi a sud della via Prenestina dove vengono riutilizzate le sorgenti dell'antico acquedotto Alessandrino del III secolo d.C. Il suo percorso non è lineare data la differente posizione dei vari acquedotti utilizzati, infatti lnizialmente il percorso è sotterraneo per poi venire sopraelevato tramite arcate.

Nel quartiere Appio Claudio si trova il Parco degli Acquedotti, chiamato così perché all'interno di esso ci sono imponenti resti del sistema di 6 degli 11 acquedotti che resero celebre la città di Roma: Anio Vetus (sotterraneo), Marcia, Tepula, Iulia, Claudio e Anio Novus (sovrapposti) ed infine l'Acquedotto Felice (sovrapposto allo Iulia e Tepula). Da questo punto l'Acquedotto Felice è ben visibile ed arriva fino alla fontana di Mostra, meglio conosciuta come Fontana del Mosè che si trova in piazza san Bernardo nei pressi della chiesa di Santa Maria della Vittoria, con la quale l'acquedotto termina il suo percorso.

Se possiamo ammirare le bellissime fontane di Roma che hanno fatto grande la città come ad esempio, solo per citarne alcune, la Fontana del Mosè di Giovanni Fontana, la Fontana del Tritone di Gian Lorenzo Bernini, le Quattro Fontane, la Fontana dei Dioscuri al Quirinale e la Fontana di Marforio al Campidoglio, lo dobbiamo a quella meraviglia che gli antichi romani prima e Sisto V poi ci hanno regalato.

Marcia, Tepula, Iulia, Claudio e Anio Novus (sovrapposti)

Acquedotto Felice

Acquedotto Felice (sovrapposto allo Iulia e Tepula)

Accesso all'acquedotto

Laghetto artificiale derivante dall'acquedotto


Acquedotto Felice

Acquedotto Felice e la chiesa di san Policarpo

L'acquedotto e la Cisterna di Villa delle Vignacce

L'incrocio tra l'Acquedotto Claudio (sinistra) e l'Acquedotto Felice (destra)

L'acquedotto in zona Tor Fiscale


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