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Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

Sala del Sileno alla Galleria Borghese

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Sala del Sileno La  Galleria Borghese , è uno scrigno contenente moltissime opere di artisti quasi tutti italiani tra i più importanti che la storia dell'arte antica abbia conosciuto. Al piano terra si trova una stanza che si chiama  Sala del Sileno , chiamata così in ricordo del gruppo con Sileno e Bacco bambino ora al Louvre in seguito della cessione nel 1807 di moltissime opere della collezione archeologica a Napoleone. Quasi tutti i dipinti nella sala sono del Caravaggio e o ltre alle opere dell'artista milanese, si possono ammirarne altre di artisti che in qualche modo sono a lui collegate. Le fotografie mostrano una panoramica sulla splendida sala, dove si possono ammirare sia i vari dipinti che le varie statue provenienti dalla Roma Imperiale come ad esempio quella del  Satiro danzante restaurato con crotali  (370-300 a.C.), oppure quella di un  Imperatore seduto restaurato come Mercurio  (6-30 a.C.) che fa bella mostra di se in mezzo ad altre due sotto il dipinto di Gi

Il Presepe di Arnolfo di Cambio nella basilica di Santa Maria Maggiore

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  © Photo Massimo Gaudio Arnolfo di Cambio, Presepe Il Museo della basilica di Santa Maria Maggiore , custodisce uno dei più antichi presepi della storia, realizzato dallo scultore toscano Arnolfo di Cambio nel 1288 su commissione di papa Niccolò IV. In occasione del restauro dell'antica basilica, il pontefice appartenente all'Ordine francescano, volle far realizzare un recinto consacrato che ricordasse in qualche modo quello vivente realizzato da San Francesco a Greccio. L'artista nativo di Colle Val D'elsa, scolpì otto statue raffiguranti i personaggi più significativi che compongono il Presepe, ma alcuni di essi nel corso dei secoli sono andati persi ed ora rimangono comunque quelli più significativi: La Madonna col Bambino, San Giuseppe, i re Magi ed il bue con l'asinello. Dell'ambiente originario non esiste più nulla perché papa Sisto V, nel periodo del suo pontificato (1570-1590), commissionò all'architetto Domenico Fontana, la costruzione della Cappel

La Villa di Livia al Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo

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  © Photo Massimo Gaudio Villa Livia, Il giardino dipinto Le residenze urbane e suburbane appartenute agli imperatori e all'alta società romana, erano affrescate con decorazioni ad affresco, stucco e a mosaico, creando un ampliamento degli spazi attraverso questi decori. Il Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo , ha dedicando l'intero secondo piano ad alcuni dei più raffinati capolavori decorativi. Si possono ammirare cicli di affreschi e mosaici provenienti da complessi residenziali, staccati e ricomposti seguendo l'ordine degli ambianti originali, permettendo così di rivivere le ambientazioni di un tempo. Sale e corridoi ospitano in bella vista mosaici pavimentali e parietali, in altre invece sono state ricostruite sale provenienti da scavi dove oggi si trova Villa Farnesina , ma c'è una sala, forse la più bella, dove è stato ricomposto un intero affresco proveniente dalla Villa di Livia . Durante gli scavi del 1863, fu rinvenuta lungo la via Flaminia nella zona

L'oreficeria e i corredi funerari al Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo

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  © Photo Massimo Gaudio Dall'età Regia ad Augusto, Collana in oro con inserti in pasta vitrea e orecchini d'oro Il Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo  ha molte finestre che si affacciano che si affacciano anche su piazza dei Cinquecento, ma la sala che espone preziosi ritrovamenti non ha finestre perché si trova nel piano -2, proprio di fronte al caveau dov'è esposta la collezione del Medagliere del Museo. Nella sala e in alcune teche che si trovano al di fuori di essa, sono conservati numerosi manufatti di  oreficeria e di corredi funerari,  in modo prevalente del periodo della Roma Imperiale. Alcuni di questi reperti sono stati restituiti dal Tevere e dal sottosuolo di Roma durante i lavori di urbanizzazione della nuova capitale del Regno d'Italia verso la fine Ottocento - inizio Novecento. Importanti e preziosi corredi funerari sono stati rinvenuti ad Ariccia, Tivoli, Castel di Decima, Fidene, Mentan a, Vallerano e la Bufalotta. Una nota di interesse è sicura

Il Medagliere del Museo Nazionale Romano a Palazzo Massimo

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  © Photo Massimo Gaudio Una moneta per l'Europa Una collezione che non ti aspetti. Al Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo che si trova a pochi metri dalla Stazione Termini, oltre a godere delle bellezze artistiche provenienti dall'Antica Roma, si può ammirare una collezione numismatica che abbraccia un arco cronologico vastissimo, che dal IX sec. a.C. circa, giunge sino al Regno d’Italia per arrivare a toccare l’età contemporanea.  Verso la fine dell'Ottocento e nei primi anni del Novecento, a seguito dei lavori di adeguamento urbanistico della nuova capitale del Regno D'Italia, si rese necesasario istituire nel Complesso delle Terme di Diocleziano, un luogo dove far confluire tutti i materiali numismatici ritrovati. Insieme al grande quantitativo ritrovato in forma sporadica o riuniti in gruzzoli, nel corso degli anni il Medagliere si è arricchito ulteriormente con acquisizioni, fino a superare i 500.000 pezzi tra monete, medaglie, pesi monetali, tessere, ogget

Galleria d'Arte Moderna

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  © Photo Massimo Gaudio Giacomo Balla, Il dubbio (1907-1908) - Particolare Il sistema museale di Roma Capitale, è costituito da un insieme di luoghi museali e siti archiologici di rilevante importanza artistica e storica. Nel corso del secolo scorso, anzi, a partire già dal 1883, Roma ha espresso la volontà di effettuare acquisti di opere moderne ed attualmente vanta una collezione di oltre 3000 opere tra dipinti, scultura, incisioni e grafica. Circa centocinquanta di questi sono esposti presso la Galleria d'Arte Moderna che si trova nel rione Colonna in via Francesco Crispi.  Il primo esordio ufficiale della Galleria si tenne nel 1925, in quell'anno infatti presso il Palazzo Caffarelli in Campidoglio, ci fu il primo allestimento, ma portroppo la vita della Galleria durò soltanto poco più di un decennio perché nel 1938 venne soppressa e le opere concesse alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna o destinate come arredi di uffici. Da quel momento in poi queste opere, nel cors