Natale di Roma

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#artiebellezzeitaliane Photo by  Massimo Gaudio Lupa Capitolina Buon compleanno Roma Secondo la leggenda narrata dal letterato Marco Terenzio Varrone durante l'età imperiale ai tempi di Giulio Cesare, il 21 aprile del 753 a.C. sarebbe il giorno in cui Roma venne fondata da Romolo. Da lì in poi questo giorno è stato preso come riferimento per il calcolo degli anni con l'espressione latina Ab Urbe condita , ovvero da quando la città è stata fondata . Nei secoli seguenti, sopratutto dopo la caduta dell'impero romano, questa festività andò pian piano a scomparire, ma venne ripristinata e festeggiata nell'epoca risorgimentale, sopratutto dai mazziniani e garibaldini che da poco avevano proclamato la Repubblica Romana. La Lupa Capitolina è il simbolo della Capitale e chi meglio dei Musei Capitolini è in grado di descrivere una delle opere più rappresentative di Roma?  Sistemata al centro della sala - dove Aldrovandi la ricorda nel XVI secolo "in una loggia coperta ch

Il chiostro delle sculture alla Galleria d'Arte Moderna di Roma

 © Photo Massimo Gaudio

Girolamo Masini, Cleopatra (1882)

In via Francesco Crispi nel rione Colonna, tra via del Tritone e Trinità dei Monti, si trova la Galleria d'Arte Moderna che fa parte del circuito museale capitolino. L'attuale Galleria inaugurata nel 1995, ha origini che partono dalla fine del XIX secolo che nel corso del Novecento ha visto più volte chiusure e riaperture dettate sia da eventi bellici che da scarso interesse. La nuova sede si trova nell'ex convento delle Carmelitane Scalze a San Giuseppe Capo le Case e nel piano nel quale si trova il chiostro, è stata allestita una mostra permenente di sculture, luogo di contemplazione ideale per poter ammirarle anche con l'ausilio della luce solare. Le opere sono dei protagonisti della scena artistica italiana da fine Ottocento fino a prima della Seconda Guerra Mondiale, epoca caratterizzata da trasformazioni estetiche, sociali e politiche. Gli artisti della collezione sono numerosi: Italo Griselli, Guido Galletti, Dino Basaldella, Ercole Drei, Arturo Martini e Marino Marini sono soltanto alcuni dei nomi presenti. Anche nel periodo successivo fino agli anni Cinquanta, artisti come Giacomo Manzù, hanno caratterizzato una mutazione artistica tipica del tardo Ottocento. Sono esposte sicuramente opere di grande interesse e pregio che ancora oggi sono una testimonianza ancora viva.
Amleto Cataldi, Galatea-Fontana (1925)

Arturo Martini, Il pastore (1930)

Attilio Torresini, (1928)

Attilio Torresini, Afrodite (1930-1934)

Carlo Rivalta, Madre (1938-1939)

Dino Basaldella, Pescatore d'anguilla (1934)

Ercole Drei, Il seminatore (1937)

Guido Galletti, Prometeo liberato (1935)

Guido Galletti, Venere con tre amorini (1939)

Italo Griselli, Romolo (1937-1938)

Tommaso Bertolino, Languor (1939)
Giacomo Manzù, Bambina sulla sedia (1955)


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