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Visualizzazione dei post da maggio, 2022

Sala del Sileno alla Galleria Borghese

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Sala del Sileno La  Galleria Borghese , è uno scrigno contenente moltissime opere di artisti quasi tutti italiani tra i più importanti che la storia dell'arte antica abbia conosciuto. Al piano terra si trova una stanza che si chiama  Sala del Sileno , chiamata così in ricordo del gruppo con Sileno e Bacco bambino ora al Louvre in seguito della cessione nel 1807 di moltissime opere della collezione archeologica a Napoleone. Quasi tutti i dipinti nella sala sono del Caravaggio e o ltre alle opere dell'artista milanese, si possono ammirarne altre di artisti che in qualche modo sono a lui collegate. Le fotografie mostrano una panoramica sulla splendida sala, dove si possono ammirare sia i vari dipinti che le varie statue provenienti dalla Roma Imperiale come ad esempio quella del  Satiro danzante restaurato con crotali  (370-300 a.C.), oppure quella di un  Imperatore seduto restaurato come Mercurio  (6-30 a.C.) che fa bella mostra di se in mezzo ad altre due sotto il dipinto di Gi

Righetto, il bambino eroe della Repubblica Romana

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#artiebellezzeitaliane Photo by  Massimo Gaudio Monumento a Righetto La Repubblica Romana che riuscì a scacciare via papa Pio IX da Roma non ebbe lunga vita, perché l'esercito francese di Napoleone III decise di andare in aiuto del papa, che nel frattempo si era rifugiato a Gaeta, per riportare il potere del papato a Roma.  Sul Gianicolo adesso ci sono edifici di vario genere, ma cercate di immaginare quella zona verso la metà del XIX secolo, immaginate di vedere soltanto campi, vallate e colline, terreno ideale per sferrare un attacco. I francesi che sbarcarono a Civitavecchia, si diresserero direttamente verso Roma e giunti dove di trova Villa Panphili, schierarono la loro batteria di cannoni e cominciarono a bombardare. La difesa della Repubblica Romana venne affidata a Giuseppe Garibaldi che riuscì ad evere un aiuto sia dai combattenti arrivati da varie parti dell'Italia, sia da combattenti arrivati da oltre confine e sia dal popolo romano. Tra i tanti popolani che presero

Monumento a Ciceruacchio sul Gianicolo

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  #artiebellezzeitaliane Photo by  Massimo Gaudio Ettore Ximenes, Monumento a Angelo Brunetti detto Ciceruacchio (1907) Il Gianicolo verso la metà del XIX secolo fu terreno di battaglia tra l'esercito francese che per convenienza politica andò in aiuto di papa Pio IX ed i patrioti della Repubblica Romana del 1849 che vide anche la partecipazione di Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi e Goffredo Mameli. Purtroppo molti combattenti della Repubblica Romana morirono e vengono ricordati nel sacrario del Mausoleo Ossario Garibaldino che si trova proprio sul colle del Gianicolo, mentre altri dopo la capitolazione fuggirono da Roma per andare a combattere a nord contro l'esercito austriaco. Tra questi c'erano Giuseppe Garibaldi ed Angelo Brunetti detto Ciceruacchio (per via del suo aspetto grassottello da bambino che in una derivazione del romano è ciruacchiotto). Brunetti fu un patriota molto conosciuto dal popolo romano dell'epoca e partecipò attivamente nella battaglia con

La casa romana di Michelangelo Buonarroti (Serbatoio Gianicolense)

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#artiebellezzeitaliane Photo by  Massimo Gaudio Serbatoio Gianicolense Anche se il Gianicolo non fa parte dei Sette Colli di Roma ha un fascino tutto suo, dal quale si può ammirare uno stupendo panorama sulla Capitale. C'è una strada, la Passeggiata del Gianicolo, che corre lungo tutto il colle ed accompagna lo sguardo sulla citta dal Faro del Gianicolo fino a Porta San Pancrazio passando per piazza Garibaldi da dove la vista è mozzafiato in qualunque momento, sia di giorno che di notte. Verso la fine del percorso vicino a Porta San pancrazio, prorpio di fonte al monumento a Ciceruacchio , nel 1928 è stato costruito un serbatoio interrato all'interno di un bastione per far fronte alla mancanza di acqua. Per l'occasione si decise di addossare sul muro del serbatoio quella che si presume essere la facciata della casa romana di Michelangelo Buonattoti dove visse dal 1531 in poi. La casa dell'artista si trovava in origine in via Macel de' Corvi che venne demolita per l

Borgo Pio nel cuore del Rione Borgo

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#artiebellezzeitaliane Photo by  Massimo Gaudio Borgo Pio Borgo è il quattordicesimo Rione di Roma. Nella parte più antica si trova Borgo Pio , una lunga strada che da via di Porta Castello si estende fino all'ingresso dello Stato Pontificio che si trova in via di Porta Angelica. Il suo nome si deve a papa Pio IV che la istituì il 5 dicembre del 1565 attraverso la bolla (una comunicazione ufficiale con tanto di sigillo papale) Erectionis civitatis Piae prope arcem Sancti Angeli che significa Erezione della città Pia vicino alla cittadella del Santo Angel o. Purtroppo Pio IV non riuscì a terminarla, cosa che invece fece papa Gregorio XIII nel 1580. Borgo Pio è una strada di passaggio per molti turisti con molte attività commerciali che si confondono molto bene con la storia di Borgo presente lungo tutto il suo percoso. Con alle spalle la Fontana delle Palle di Cannone su via di Porta Castello e guardando in lontananza, si riesce a scorgere l'accesso al Vaticano e dopo aver godu