Sala del Sileno alla Galleria Borghese

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Sala del Sileno La  Galleria Borghese , è uno scrigno contenente moltissime opere di artisti quasi tutti italiani tra i più importanti che la storia dell'arte antica abbia conosciuto. Al piano terra si trova una stanza che si chiama  Sala del Sileno , chiamata così in ricordo del gruppo con Sileno e Bacco bambino ora al Louvre in seguito della cessione nel 1807 di moltissime opere della collezione archeologica a Napoleone. Quasi tutti i dipinti nella sala sono del Caravaggio e o ltre alle opere dell'artista milanese, si possono ammirarne altre di artisti che in qualche modo sono a lui collegate. Le fotografie mostrano una panoramica sulla splendida sala, dove si possono ammirare sia i vari dipinti che le varie statue provenienti dalla Roma Imperiale come ad esempio quella del  Satiro danzante restaurato con crotali  (370-300 a.C.), oppure quella di un  Imperatore seduto restaurato come Mercurio  (6-30 a.C.) che fa bella mostra di se in mezzo ad altre due sotto il dipinto di Gi

La casa romana di Michelangelo Buonarroti (Serbatoio Gianicolense)

#artiebellezzeitaliane

Photo by Massimo Gaudio

Serbatoio Gianicolense

Anche se il Gianicolo non fa parte dei Sette Colli di Roma ha un fascino tutto suo, dal quale si può ammirare uno stupendo panorama sulla Capitale. C'è una strada, la Passeggiata del Gianicolo, che corre lungo tutto il colle ed accompagna lo sguardo sulla citta dal Faro del Gianicolo fino a Porta San Pancrazio passando per piazza Garibaldi da dove la vista è mozzafiato in qualunque momento, sia di giorno che di notte. Verso la fine del percorso vicino a Porta San pancrazio, prorpio di fonte al monumento a Ciceruacchio, nel 1928 è stato costruito un serbatoio interrato all'interno di un bastione per far fronte alla mancanza di acqua.
Per l'occasione si decise di addossare sul muro del serbatoio quella che si presume essere la facciata della casa romana di Michelangelo Buonattoti dove visse dal 1531 in poi.
La casa dell'artista si trovava in origine in via Macel de' Corvi che venne demolita per la traformazione edilizia che era in atto nella zona in seguito alla costruzione del Vittoriano. Venne salvata la facciata che in un primo momento fu collocata in via delle Tre Pile che si trova a destra della scalinata "Cordonata" che porta in piazza del Campidoglio. Questa sistemazione però ebbe una breve durata, infatti nuovamente demolita nel 1930, nel 1941 fu posizionata a ridosso del Serbatoio Gianicolense secondo il progetto dell'architetto Adolfo Pernier. A ricordo della sua precedente posizione sulla facciata è posta una targa marmorea. E' curiosa anche l'altra di targa che si trova a sinistra dove si legge AGEA (Azienda Governatoriale Elettricità e Acque) che successivamente con il ritorno sotto l'amministrazione comunale diventò ACEA (Azienda Comunale Elettricità ed Acque).









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